Esterina De Rosa è nata a Teano (CE) il 10 dicembre 1957. Insegnante di scuola primaria in pensione, ha dedicato la sua carriera a formare “menti aperte, critiche e costruttive”, convinta che il futuro si costruisca a scuola. Ha sempre amato scrivere, specialmente progetti educativi e drammatizzazioni per bambini, con l’obiettivo di promuovere valori come l’accettazione dell’altro e l’equilibrio emotivo e sociale. Parallelamente all’insegnamento, ha svolto attività di animatrice in campi scuola per ragazzi, dove ha sviluppato laboratori per l’acquisizione di capacità di gruppo e cooperazione. Attualmente, presiede un’APS di volontariato che gestisce un laboratorio di ceramica per bambini e adulti, con l’intento di favorire lo sviluppo creativo e l’aggregazione. Dal 2005 ha intrapreso un percorso editoriale. Ha pubblicato “Che strano! Mi piace la grammatica”, un libro che trasforma le regole di morfologia e fonetica in filastrocche per facilitarne la memorizzazione. Nel 2013, ha pubblicato “Una lettera al mese può far bello ogni paese”, trattando temi come l’incomunicabilità in famiglia e la perdita di valori. Autrice di poesie, sia serie che umoristiche, alcune delle sue opere sono state raccolte in antologie e hanno ricevuto riconoscimenti in concorsi letterari. Con una filastrocca, è arrivata terza a un concorso nazionale di fiabe indetto dalla Chicco. Nel 2012, ha vinto il secondo premio a un concorso sull’Unità d’Italia con la poesia “17 marzo 2011” e, l’anno successivo, ha ottenuto un premio della critica per “La mia casa”. La sua produzione artistica, seppur a tutto tondo, ha come filo conduttore l’obiettivo di promuovere valori che permettano di vivere serenamente in società.